Gabriel-Marie Biessy
Saint-Pierre-du-Mont, Francia, 1854 - Bourg-la-Reine, Francia, 1935
Dal 1882 le sue tele sono ammesse al Salon di Parigi. Avendo cominciato a viaggiare, soprattutto nel Nord e Sud America, in Senegal e in gran parte dell’Europa, le sue opere presentate ai Salons sono la testimonianza delle atmosfere e delle scene di vita quotidiana osservate nel corso dei viaggi.
Nel 1876 entra all’Ecole des Beaux-Arts di Lione dove segue i corsi di F. Clément; due anni più tardi espone al Salon della città. Nel 1879 si trasferisce a Parigi studiando sotto la guida degli artisti Carolus-Duran e Luc-Olivier Merson.
Dal 1882 le sue tele sono ammesse al Salon di Parigi. Avendo cominciato a viaggiare, soprattutto nel Nord e Sud America, in Senegal e in gran parte dell’Europa, le sue opere presentate ai Salons sono la testimonianza delle atmosfere e delle scene di vita quotidiana osservate nel corso dei viaggi.
Biessy abbandona presto le imposizioni accademiche, sia per quanto riguarda la composizione che per i valori coloristici, adottando licenze pittoriche più moderne, allora giudicate rivoluzionarie; i soggetti favoriti sono le vedute della capitale e della periferia al tramonto e di notte, di cui riesce perfettamente a comunicare il fascino e la suggestiva atmosfera.
Alcuni di questi lavori sono ammessi al Salon des artistes français, al quale partecipa nel 1905, nel 1909 e nel 1913.
Fino al 1924 espone regolarmente al Salon de la Societé Nationale des Beaux-Arts; nel 1883 ottiene una menzione onorevole e nel 1895 ne diviene membro societario.
Riceve un’altra menzione onorevole all’Esposizione Universale del 1889 e la medaglia di bronzo nel 1900, anno in cui esegue la decorazione del Salone delle Feste all’Esposizione.
Lo stesso anno è insignito dell’onoreficenza di Cavaliere della Legione d’Onore e riceve la medaglia d’argento al Crystal Palace di Londra.
Negli ultimi anni di attività è nominato direttore dell’Ecole des Beaux-Arts al Cairo.
Musei in cui sono conservate le sue opere:
Buenos Aires, Argentina, Museo de la Plata
Parigi, Musée d’Orsay
Bordeaux
Pau
Bibliografia:
E. Bénezit, Dictionnaire critique et documentaire des Peintres, Sculpteurs, Dessinateurs et Graveurs, Paris, Librairie Gründ, 1976;
Musée d’Orsay, Catalgue Sommaire illustré des peintres, Paris, Reunion des musée nationaux, 1990;
G. Schurr, P. Cabanne, Dictionnaire des Petits Maitres de la peinture, 1820-1920, Paris, Les éditions de l’amateur, 1996
Dal 1882 le sue tele sono ammesse al Salon di Parigi. Avendo cominciato a viaggiare, soprattutto nel Nord e Sud America, in Senegal e in gran parte dell’Europa, le sue opere presentate ai Salons sono la testimonianza delle atmosfere e delle scene di vita quotidiana osservate nel corso dei viaggi.
Biessy abbandona presto le imposizioni accademiche, sia per quanto riguarda la composizione che per i valori coloristici, adottando licenze pittoriche più moderne, allora giudicate rivoluzionarie; i soggetti favoriti sono le vedute della capitale e della periferia al tramonto e di notte, di cui riesce perfettamente a comunicare il fascino e la suggestiva atmosfera.
Alcuni di questi lavori sono ammessi al Salon des artistes français, al quale partecipa nel 1905, nel 1909 e nel 1913.
Fino al 1924 espone regolarmente al Salon de la Societé Nationale des Beaux-Arts; nel 1883 ottiene una menzione onorevole e nel 1895 ne diviene membro societario.
Riceve un’altra menzione onorevole all’Esposizione Universale del 1889 e la medaglia di bronzo nel 1900, anno in cui esegue la decorazione del Salone delle Feste all’Esposizione.
Lo stesso anno è insignito dell’onoreficenza di Cavaliere della Legione d’Onore e riceve la medaglia d’argento al Crystal Palace di Londra.
Negli ultimi anni di attività è nominato direttore dell’Ecole des Beaux-Arts al Cairo.
Musei in cui sono conservate le sue opere:
Buenos Aires, Argentina, Museo de la Plata
Parigi, Musée d’Orsay
Bordeaux
Pau
Bibliografia:
E. Bénezit, Dictionnaire critique et documentaire des Peintres, Sculpteurs, Dessinateurs et Graveurs, Paris, Librairie Gründ, 1976;
Musée d’Orsay, Catalgue Sommaire illustré des peintres, Paris, Reunion des musée nationaux, 1990;
G. Schurr, P. Cabanne, Dictionnaire des Petits Maitres de la peinture, 1820-1920, Paris, Les éditions de l’amateur, 1996
