Emmanuel De La Villeon
Fougères, Francia, 1858 - Parigi, 1944
Sin da fanciullo è attratto dalla letteratura, dalla poesia e dal disegno. Nel 1880 lascia la città natale per installarsi a Parigi dove entra all’Académie Julian. Conosce molti pittori e diventa amico di Alfred Roll ed Emmanuel Damoye. Dal 1884 comincia a dipingere all’aperto; i suoi primi paesaggi dei dintorni di Parigi, dell’Île de France e di Sologne, sono ancora vicini alla pittura della Scuola di Barbizon, ma il viaggio in Olanda del 1889 e lo studio delle opere di Jongkind, lo portano ad orientarsi verso una pittura impressionista, chiara, dai cromatismi perlacei, dalle dominanti blu e rosa che caratterizzeranno d’ora in poi i suoi dipinti. Soggiorna in Bretagna, al castello di Montmuran, presso il fratello. Spesso scende le scogliere fino al mare, per dipingere gli effetti dell’atmosfera che si modificano al variare delle ore del giorno. Lo studio delle sfumature nelle tele di questo periodo rivela chiaramente la tecnica impressionista.
Nel 1890 partecipa al Salon des Indépendants con una serie di paesaggi olandesi che il pubblico accoglie positivamente. Lo stesso anno espone altri due paesaggi al Salon de la Società Nationale des Beaux Arts e conosce molti artisti tra cui Albert Besnard, Maxime Maufra, Maurice Chabas.
Dipinge ed espone molto; insieme al gruppo degli “Inquieti” partecipa alla mostra organizzata presso la Galerie Georges Petit; espone a Vannes, in Bretagna e ad Angers.
Nel 1894 espone di nuovo da Georges Petit con il gruppo l”Eclettico” di cui fanno parte Maurice Chabas, Arthur Jacquin, Azzérat de Bouteyre e l’anno seguente ha luogo la sua prima personale in una galleria di Avenue de l’Opéra. Le tele esposte in quest’occasione, paesaggi e variazioni sul tema della foresta, gli valgono numerose lodi. In questo periodo soggiorna spesso a Pesselières, dalla sorella della moglie e qui trova la sua atmosfera preferita che gli permette di esercitarsi nello studio della luce: alberi dalle fronde leggere, acque dai riflessi più vari, cieli inquieti. La pennellata a virgole evidenzia l’ascendente esercitato su di lui da Van Gogh e Seurat.
Nel 1898 riceve la medaglia d’argento all’Exposition Internationale de Vincennes e un diploma d’onore alla 6° Exposition du Travail de la ville de Paris; continua a partecipare al Salon des Indépendants, al Salon de la Societé Nationale des Beaux Arts e a mostre in varie città francesi (Bordeaux, Rennes, ecc.).
Dal 1901 avviene un cambiamento nel modo di dipingere dell’artista, le composizioni si fanno più strutturate grazie all’influenza del maestro Cézanne che dal 1899 espone con lui al Salon des Indépendants. Dal 1903 espone Salon d’Automne di cui diviene socio. Nei primi anni del secolo realizza paesaggi in Bretagna e in Svizzera dai toni decisi e dai colori vigorosi.
Forse nessun pittore ha studiato la foresta con tanta sensibilità; De La Villeon la mostra come la percepisce con gli occhi e con il cuore. Secondo lui un paesaggio non può essere statico, ma si trasforma continuamente secondo l’ora, la stagione, le condizioni atmosferiche.
Nel 1904 espone ai Salons abituali e presso una galleria in rue Le Peletier con il gruppo “Aux tendances Nouvelles”.
Nel 1909, con artisti d’età e tendenze diverse (Impressionisti, Simbolisti, Espressionisti), fonda la “Società Moderne”. Le manifestazioni hanno luogo presso le Gallerie di Durand Ruel in rue Lafitte. Fanno parte del gruppo Armand Guillaumin, Odilon Redon, Maurice Chabas, Lévy-Durmer, Alcide Le Beau, Henri Ottmann, Manzana Pissarro, Picard Le Doux e gli scultori Duchamp-Villon e Albert Marque.
Verso il 1910, il suo lirismo si attenua ed adotta una specie di poesia simbolista che, dopo vari soggiorni in Germania negli anni venti, si trasforma in un latente romanticismo.
Lo scoppio della guerra nel 1914 interrompe il suo soggiorno a Bel-Air. Nel 1916 ottiene l’autorizzazione di dipingere in zona di guerra; nel 1918 alla fine del conflitto, La Villeon invia ad una mostra in Canada nove tele di grande formato che vengono acquistate da collezionisti americani.
Dopo gli anni difficili della guerra l’artista sente il bisogno di cambiare orizzonte e nel gennaio 1921 parte con la famiglia per Lavandou, in Costa Azzurra, dove dipinge palme, spiagge, giardini e il mare con la stessa foga del periodo in cui scopriva l’Olanda.
L’anno seguente a Parigi gli vengono organizzate due personali presso la Galerie Joussin e la Galerie Marsan ed espone ai Salons. Lo Stato gli acquista il paesaggio Un bras du Rhin e nel 1924 un altro paesaggio Parc fleuri è acquistato dal Museo de Morlaix..
Il 1925 è per l’artista un anno di intensa attività, Espone a Copenaghen, a Grenoble, al Salon des Tuileries di Parigi, e come d’abitudine, al Salon d’Automne.
Nel 1927 si inaugura un’importante serie di acquisti statali che testimoniano il successo e il ruolo di centralità del pittore nella vita artistica francese: nel 1927 lo Stato acquista la tela L’étang d’en-haut à Salvar e Bouquet per il Museo di Rennes. Due anni dopo il Museo di Cosne acquista Le Donjon de Saint-Vérain. Nel 1932 partecipa al Salon de la Societé des Beaux-Arts e il Museo di Vannes ad acquista La rivière de Landerneau. Nel 1937 lo stato acquista Le lavoir à Salvar. Tra il 1938 e il 1939 viaggia in Normadia e allo scoppio della seconda guerra mondiale parte per Yonville, dove risiede la seconda figlia, per poi rientrare a Parigi. Una grande personale è allestita nel 1943 presso la Galerie La Boétie. Vi sono riunite più di 130 opere tra oli, pastelli, acquerelli e disegni. Il pittore ha 85 anni e per la prima volta si può ammirarne l’opera in modo completo. La mostra, che sarà l’ultima dell’artista, riscuote grandissimo successo.
Musei e fondazioni:
Fougères, Museée Emmanuel De La Villeon
Cosnes
Morlaix
Parigi, Petit Palais
Rennes
Vannes
Bibliografia:
Societé Nationale des Beaux-Arts, Catalogue officiel illustré, Salon 1932; E. Bénezit, Dictionnaire critique et documentaire des Peintres, Sculpteurs, Dessinateurs et Graveurs, Paris, Librairie Gründ, 1976; Emmanuel de La Villeon, Catalogue raisonné, Paris, Les Editions de l’amateur, 1981; G. Schurr, P. Cabanne, Dictionnaire des Petits Maîtres de la peinture, 1820-1920, Paris, Les éditions de l’amateur, 1996
Nel 1890 partecipa al Salon des Indépendants con una serie di paesaggi olandesi che il pubblico accoglie positivamente. Lo stesso anno espone altri due paesaggi al Salon de la Società Nationale des Beaux Arts e conosce molti artisti tra cui Albert Besnard, Maxime Maufra, Maurice Chabas.
Dipinge ed espone molto; insieme al gruppo degli “Inquieti” partecipa alla mostra organizzata presso la Galerie Georges Petit; espone a Vannes, in Bretagna e ad Angers.
Nel 1894 espone di nuovo da Georges Petit con il gruppo l”Eclettico” di cui fanno parte Maurice Chabas, Arthur Jacquin, Azzérat de Bouteyre e l’anno seguente ha luogo la sua prima personale in una galleria di Avenue de l’Opéra. Le tele esposte in quest’occasione, paesaggi e variazioni sul tema della foresta, gli valgono numerose lodi. In questo periodo soggiorna spesso a Pesselières, dalla sorella della moglie e qui trova la sua atmosfera preferita che gli permette di esercitarsi nello studio della luce: alberi dalle fronde leggere, acque dai riflessi più vari, cieli inquieti. La pennellata a virgole evidenzia l’ascendente esercitato su di lui da Van Gogh e Seurat.
Nel 1898 riceve la medaglia d’argento all’Exposition Internationale de Vincennes e un diploma d’onore alla 6° Exposition du Travail de la ville de Paris; continua a partecipare al Salon des Indépendants, al Salon de la Societé Nationale des Beaux Arts e a mostre in varie città francesi (Bordeaux, Rennes, ecc.).
Dal 1901 avviene un cambiamento nel modo di dipingere dell’artista, le composizioni si fanno più strutturate grazie all’influenza del maestro Cézanne che dal 1899 espone con lui al Salon des Indépendants. Dal 1903 espone Salon d’Automne di cui diviene socio. Nei primi anni del secolo realizza paesaggi in Bretagna e in Svizzera dai toni decisi e dai colori vigorosi.
Forse nessun pittore ha studiato la foresta con tanta sensibilità; De La Villeon la mostra come la percepisce con gli occhi e con il cuore. Secondo lui un paesaggio non può essere statico, ma si trasforma continuamente secondo l’ora, la stagione, le condizioni atmosferiche.
Nel 1904 espone ai Salons abituali e presso una galleria in rue Le Peletier con il gruppo “Aux tendances Nouvelles”.
Nel 1909, con artisti d’età e tendenze diverse (Impressionisti, Simbolisti, Espressionisti), fonda la “Società Moderne”. Le manifestazioni hanno luogo presso le Gallerie di Durand Ruel in rue Lafitte. Fanno parte del gruppo Armand Guillaumin, Odilon Redon, Maurice Chabas, Lévy-Durmer, Alcide Le Beau, Henri Ottmann, Manzana Pissarro, Picard Le Doux e gli scultori Duchamp-Villon e Albert Marque.
Verso il 1910, il suo lirismo si attenua ed adotta una specie di poesia simbolista che, dopo vari soggiorni in Germania negli anni venti, si trasforma in un latente romanticismo.
Lo scoppio della guerra nel 1914 interrompe il suo soggiorno a Bel-Air. Nel 1916 ottiene l’autorizzazione di dipingere in zona di guerra; nel 1918 alla fine del conflitto, La Villeon invia ad una mostra in Canada nove tele di grande formato che vengono acquistate da collezionisti americani.
Dopo gli anni difficili della guerra l’artista sente il bisogno di cambiare orizzonte e nel gennaio 1921 parte con la famiglia per Lavandou, in Costa Azzurra, dove dipinge palme, spiagge, giardini e il mare con la stessa foga del periodo in cui scopriva l’Olanda.
L’anno seguente a Parigi gli vengono organizzate due personali presso la Galerie Joussin e la Galerie Marsan ed espone ai Salons. Lo Stato gli acquista il paesaggio Un bras du Rhin e nel 1924 un altro paesaggio Parc fleuri è acquistato dal Museo de Morlaix..
Il 1925 è per l’artista un anno di intensa attività, Espone a Copenaghen, a Grenoble, al Salon des Tuileries di Parigi, e come d’abitudine, al Salon d’Automne.
Nel 1927 si inaugura un’importante serie di acquisti statali che testimoniano il successo e il ruolo di centralità del pittore nella vita artistica francese: nel 1927 lo Stato acquista la tela L’étang d’en-haut à Salvar e Bouquet per il Museo di Rennes. Due anni dopo il Museo di Cosne acquista Le Donjon de Saint-Vérain. Nel 1932 partecipa al Salon de la Societé des Beaux-Arts e il Museo di Vannes ad acquista La rivière de Landerneau. Nel 1937 lo stato acquista Le lavoir à Salvar. Tra il 1938 e il 1939 viaggia in Normadia e allo scoppio della seconda guerra mondiale parte per Yonville, dove risiede la seconda figlia, per poi rientrare a Parigi. Una grande personale è allestita nel 1943 presso la Galerie La Boétie. Vi sono riunite più di 130 opere tra oli, pastelli, acquerelli e disegni. Il pittore ha 85 anni e per la prima volta si può ammirarne l’opera in modo completo. La mostra, che sarà l’ultima dell’artista, riscuote grandissimo successo.
Musei e fondazioni:
Fougères, Museée Emmanuel De La Villeon
Cosnes
Morlaix
Parigi, Petit Palais
Rennes
Vannes
Bibliografia:
Societé Nationale des Beaux-Arts, Catalogue officiel illustré, Salon 1932; E. Bénezit, Dictionnaire critique et documentaire des Peintres, Sculpteurs, Dessinateurs et Graveurs, Paris, Librairie Gründ, 1976; Emmanuel de La Villeon, Catalogue raisonné, Paris, Les Editions de l’amateur, 1981; G. Schurr, P. Cabanne, Dictionnaire des Petits Maîtres de la peinture, 1820-1920, Paris, Les éditions de l’amateur, 1996
