Luis Feito
Madrid, Spagna 1929-2021
Louis Feito è stato un pittore spagnolo. Nel 1957 ha fondato insieme a M. Millares, R. Canogar e A. Saura il gruppo El Paso, esprimendo, nel linguaggio astratto e nel gusto esacerbato per la materia pittorica, una profonda e drammatica contestazione oltreché formale, politica. Successivamente, Feito ha incentrato la sua ricerca su una distribuzione luministica del colore, di steso in superfici piatte, in un gioco raffinato e modulato di passaggi cromatici
Nato il 31 ottobre 1929 a Madrid, Luis Feito ha iniziato la sua formazione presso la Scuola superiore di belle arti di San Fernando di Madrid, (oggi Real Accademia di belle arti di San Fernando) nel 1950. Ha lavorato brevemente con uno stile figurativo prima di scoprire il cubismo. Nel 1954 la Galería Buchholz di Madrid organizza la sua prima mostra personale con opere figurative; dopo questa mostra Feito si dedicò esclusivamente all’arte astratta.
Nel 1953 si trasferì a Parigi grazie ad una borsa di studio del governo francese. Dopo una mostra alla Galerie Arnaud nel 1955, lasciò la sua posizione di insegnante alla Scuola superiore di belle arti di San Fernando per stabilirsi definitivamente a Parigi, dove risiedette per quasi 25 anni. Qui ha l'opportunità di vedere il lavoro dei pittori contemporanei internazionali come Jean Fautrier, Hans Hartung, Serge Poliakoff, e Mark Rothko e conoscere diversi artisti protagonisti dell’Arte Informale. In questo periodo comincia ad utilizzare nei suoi dipinti altri materiali, in particolare la sabbia.
Durante il soggiorno parigino Feito mantenne stretti contatti con le avanguardie spagnole e fu uno dei membri fondatori del gruppo El Paso (1957-60), con sede a Madrid, che enfatizzò un'arte innovativa anti-accademica esprimendo, nel linguaggio astratto e nel gusto esacerbato per la materia pittorica, una profonda e drammatica contestazione oltre che formale, politica. Il manifesto di El Paso evidenzia l'obiettivo del gruppo di creare un nuovo stato spirituale nell'arte spagnola, riconoscendo la necessità di agire sulla scia di una devastante guerra civile.
Tra la fine degli anni '50 e l'inizio degli anni '60, il lavoro di Feito è stato caratterizzato da una tavolozza che contrappone neri, grigi, bianchi e ocra. Più tardi introdusse il rosso nelle sue opere come contrappunto, e poi come colore primario in molte composizioni. Il lavoro di questo periodo mostra anche il suo interesse per la materialità attraverso la sovrapposizione di superfici lisce e corpose, che realizza grazie all’utilizzo della sabbia e di impasti pesanti.
Nel 1963 le sue opere tendono verso una maggiore semplicità formale in cui predominano le forme circolari, riflettendo il suo interesse per l'arte giapponese.
Dal 1964-65 domina il colore (Diptyque n° 563, 1966, Marsiglia, Museo Cantini), soprattutto nelle grandi tele presentate alla Biennale di Venezia del 1968: fitte masse di colori accesi si organizzano in ritmi semplici con una sorta di forza elementare e spesso contrastano con vaste aree pianeggianti in dittici monumentali (mostra Galerie Arnaud, 1968).
Nel corso della sua carriera, Feito ha continuamente esplorato le relazioni tra trame superficiali, luce, colore e forma. Nel 1981 si è trasferito a Montreal e poi a New York nel 1983, dove ha continuato a vivere e lavorare fino ai primi anni '90.
Le prime mostre collettive internazionali includono la Biennale di Venezia (1956, 1958, 1960, 1968); la Biennale di San Paolo, Brasile (1957, 1963); Documenta, Kassel, Germania Ovest (1959); Biennale di Parigi (1959); Museo Guggenheim (1960); Tate Gallery, London (1962); e Carnegie Institute, Pittsburgh (1962).
Le retrospettive includono quelle alla Galerie Arnaud, Parigi (1961); Museo di Amburgo, Germania Ovest (1964); Musée d'art contemporain, Montreal (1968); e Museo d’arte contemporanea (ora Museo nazionale d’arte Reina Sofía), Madrid (1998). La Galleria Michelangelo nel 1983 ha organizzato una mostra personale dell’artista, esponendo opere realizzate tra 1960 e 1971.
Dopo la sua elezione alla Real accademia di belle arti di San Fernando nel 1998, il museo Reina Sofía ha organizzato una retrospettiva itinerante (2002). Fu nominato Ufficiale (1985) e Knight Commander (1993) dell'Ordine delle arti e lettere di Francia. Ha ricevuto il gran premio internazionale dall' Asociación Española de Críticos de Arte (AECA) alla fiera d'arte Arco, Madrid (2002).
Musei:
Guggenheim Foundation, New York, USA
Museum of Modern Art, New York, USA
Museum of Modern Art Michigan, USA
Chase Manhattan Bank, New York, USA
Baltimore Museum, Baltimore, USA
Seattle Museum, Seattle, USA
Houston Museum, Houston, USA
Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, Spain
Museum of Abstract Art, Cuenca, Spain
Fundacion Juan March, Madrid, Spain - Patrimonio Nacional, Madrid Spain
Ateneum Meuseum, Helsinki, Finland
Royal Museums, Belgium
Museum of Modern Art, Rome, Italy
Lisson Museum, Italy
Museum of Modern Art, Rio de Janeiro, Brazil
Museum of Fine Art, Montreal, Canada
Toronto Art Museum, Toronto, Canada
National Museum, Ottawa, Canada
Museum of Modern Art, Nagaoka, Japan
Museum of Modern Art, Tokyo, Japan
Bridgestone Gallery, Tokyo, Japan
Gothenburg Museum, Gothenburg, Sweden
National Museum of Modern Art, Paris, France
Verviers Museum, Belgium
Cantini Museum, Marseille, France
Chaux-de-Fonds Museum, Switzerland
Tamayo Museum, Mexico City, Mexico
Haifa Museum, Israel
Museum of Alexandria, Alexandria, Egypt
Bibliografia:
Luis Feito, austellung, kunstveiren in Hambourg , Luis Feito, Hambourg, 1964
Luis Feito, cat. d'exposition, Ed. Galerie Arnaud, Paris, 1965
Del rojo al negro, L. F. et A. A. Ares, Musée Art Contemp., Montreal, 1968
Tableaux, 1953-1968, M.-A. Levin, Ed. M. Art contemporain, Montreal, 1969
Feito, coll., cat. d'exposition, Ed. Museo Español de Arte Contemporáneo, 1988
Luis Feito, coll., cat., Ed. Caja de Ahorros Municipal de Pamplona, 1998
Feito, Juan Manuel Bonet, Ed. Minist. de Asuntos Exteriores, Madrid, 2002
Luis Feito - Obra gràfica, coll., cat., Ed. Madrid Publicaciones, 2004
L. F. - Obra gràfica, coll., cat., Ed. Fund. Museo del Grabado Español Contemp., 2006
L. F. - Papel, cat. d'exposition, Ed. Museo de Dibujo J. Gavin-Castillo, Larrés, 2016.
Nel 1953 si trasferì a Parigi grazie ad una borsa di studio del governo francese. Dopo una mostra alla Galerie Arnaud nel 1955, lasciò la sua posizione di insegnante alla Scuola superiore di belle arti di San Fernando per stabilirsi definitivamente a Parigi, dove risiedette per quasi 25 anni. Qui ha l'opportunità di vedere il lavoro dei pittori contemporanei internazionali come Jean Fautrier, Hans Hartung, Serge Poliakoff, e Mark Rothko e conoscere diversi artisti protagonisti dell’Arte Informale. In questo periodo comincia ad utilizzare nei suoi dipinti altri materiali, in particolare la sabbia.
Durante il soggiorno parigino Feito mantenne stretti contatti con le avanguardie spagnole e fu uno dei membri fondatori del gruppo El Paso (1957-60), con sede a Madrid, che enfatizzò un'arte innovativa anti-accademica esprimendo, nel linguaggio astratto e nel gusto esacerbato per la materia pittorica, una profonda e drammatica contestazione oltre che formale, politica. Il manifesto di El Paso evidenzia l'obiettivo del gruppo di creare un nuovo stato spirituale nell'arte spagnola, riconoscendo la necessità di agire sulla scia di una devastante guerra civile.
Tra la fine degli anni '50 e l'inizio degli anni '60, il lavoro di Feito è stato caratterizzato da una tavolozza che contrappone neri, grigi, bianchi e ocra. Più tardi introdusse il rosso nelle sue opere come contrappunto, e poi come colore primario in molte composizioni. Il lavoro di questo periodo mostra anche il suo interesse per la materialità attraverso la sovrapposizione di superfici lisce e corpose, che realizza grazie all’utilizzo della sabbia e di impasti pesanti.
Nel 1963 le sue opere tendono verso una maggiore semplicità formale in cui predominano le forme circolari, riflettendo il suo interesse per l'arte giapponese.
Dal 1964-65 domina il colore (Diptyque n° 563, 1966, Marsiglia, Museo Cantini), soprattutto nelle grandi tele presentate alla Biennale di Venezia del 1968: fitte masse di colori accesi si organizzano in ritmi semplici con una sorta di forza elementare e spesso contrastano con vaste aree pianeggianti in dittici monumentali (mostra Galerie Arnaud, 1968).
Nel corso della sua carriera, Feito ha continuamente esplorato le relazioni tra trame superficiali, luce, colore e forma. Nel 1981 si è trasferito a Montreal e poi a New York nel 1983, dove ha continuato a vivere e lavorare fino ai primi anni '90.
Le prime mostre collettive internazionali includono la Biennale di Venezia (1956, 1958, 1960, 1968); la Biennale di San Paolo, Brasile (1957, 1963); Documenta, Kassel, Germania Ovest (1959); Biennale di Parigi (1959); Museo Guggenheim (1960); Tate Gallery, London (1962); e Carnegie Institute, Pittsburgh (1962).
Le retrospettive includono quelle alla Galerie Arnaud, Parigi (1961); Museo di Amburgo, Germania Ovest (1964); Musée d'art contemporain, Montreal (1968); e Museo d’arte contemporanea (ora Museo nazionale d’arte Reina Sofía), Madrid (1998). La Galleria Michelangelo nel 1983 ha organizzato una mostra personale dell’artista, esponendo opere realizzate tra 1960 e 1971.
Dopo la sua elezione alla Real accademia di belle arti di San Fernando nel 1998, il museo Reina Sofía ha organizzato una retrospettiva itinerante (2002). Fu nominato Ufficiale (1985) e Knight Commander (1993) dell'Ordine delle arti e lettere di Francia. Ha ricevuto il gran premio internazionale dall' Asociación Española de Críticos de Arte (AECA) alla fiera d'arte Arco, Madrid (2002).
Musei:
Guggenheim Foundation, New York, USA
Museum of Modern Art, New York, USA
Museum of Modern Art Michigan, USA
Chase Manhattan Bank, New York, USA
Baltimore Museum, Baltimore, USA
Seattle Museum, Seattle, USA
Houston Museum, Houston, USA
Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, Spain
Museum of Abstract Art, Cuenca, Spain
Fundacion Juan March, Madrid, Spain - Patrimonio Nacional, Madrid Spain
Ateneum Meuseum, Helsinki, Finland
Royal Museums, Belgium
Museum of Modern Art, Rome, Italy
Lisson Museum, Italy
Museum of Modern Art, Rio de Janeiro, Brazil
Museum of Fine Art, Montreal, Canada
Toronto Art Museum, Toronto, Canada
National Museum, Ottawa, Canada
Museum of Modern Art, Nagaoka, Japan
Museum of Modern Art, Tokyo, Japan
Bridgestone Gallery, Tokyo, Japan
Gothenburg Museum, Gothenburg, Sweden
National Museum of Modern Art, Paris, France
Verviers Museum, Belgium
Cantini Museum, Marseille, France
Chaux-de-Fonds Museum, Switzerland
Tamayo Museum, Mexico City, Mexico
Haifa Museum, Israel
Museum of Alexandria, Alexandria, Egypt
Bibliografia:
Luis Feito, austellung, kunstveiren in Hambourg , Luis Feito, Hambourg, 1964
Luis Feito, cat. d'exposition, Ed. Galerie Arnaud, Paris, 1965
Del rojo al negro, L. F. et A. A. Ares, Musée Art Contemp., Montreal, 1968
Tableaux, 1953-1968, M.-A. Levin, Ed. M. Art contemporain, Montreal, 1969
Feito, coll., cat. d'exposition, Ed. Museo Español de Arte Contemporáneo, 1988
Luis Feito, coll., cat., Ed. Caja de Ahorros Municipal de Pamplona, 1998
Feito, Juan Manuel Bonet, Ed. Minist. de Asuntos Exteriores, Madrid, 2002
Luis Feito - Obra gràfica, coll., cat., Ed. Madrid Publicaciones, 2004
L. F. - Obra gràfica, coll., cat., Ed. Fund. Museo del Grabado Español Contemp., 2006
L. F. - Papel, cat. d'exposition, Ed. Museo de Dibujo J. Gavin-Castillo, Larrés, 2016.