Francesco Gioli
San Frediano a Settimo, Pisa, 1846 - Firenze, 1922
Francesco Gioli trova la sua strada nell’osservazione e nello studio appassionato della natura.
Le sue tele, ricche di risorse pittoriche, riproducono paesaggi, figure, ritratti, marine, trattati da lui con uguale passione e maestria.
Le sue tele, ricche di risorse pittoriche, riproducono paesaggi, figure, ritratti, marine, trattati da lui con uguale passione e maestria.
La sua formazione artistica si svolge inizialmente presso l’Accademia di Pisa come allievo di Annibale Mariani, in seguito frequenta l’Accademia fiorentina con Antonio Ciseri e Enrico Pollastrini.
Attratto dal movimento dei Macchiaioli lascia il metodo accademico per seguire questa nuova tendenza, senza però farsi travolgere dagli eccessi.
Le sue prime tele trattano prevalentemente i temi della pittura di storia; esordisce infatti nel 1869 a Pistoia con il dipinto Carlo Emanuele di Savoia scaccia l’ambasciatore spagnolo che viene premiato.
Dopo questo primo successo, cosciente della necessità di continuare nel rinnovamento senza tradire la propria natura, e dopo un periodo di indecisione e di transizione, trova la sua strada nell’osservazione e nello studio appassionato della natura.
Le sue tele, ricche di risorse pittoriche, riproducono paesaggi, figure, ritratti, marine, trattati da lui con uguale passione e maestria.
Di agiate condizioni, lavora soprattutto per sé, mai per il commercio e poco per le esposizioni.
Dopo quarant’anni di studio e di lavoro, sente il bisogno di un giudizio definitivo della sua arte, e nel 1914 espone cinquantatré opere all’Internazionale di Venezia che vengono lodate dal pubblico e dalla critica.
Il suo dipinto Angelus Domini è premiato a Parma nel 1870 e con il dipinto Ai campi in giugno ottiene a Londra, nel 1955 una medaglia d’argento ed ora fa parte della Collezione Nistri.
L’opera Volterra, viene acquistata dal Comune di Firenze; Le lanaiole, è acquistato dal re e donato alla Galleria d’Arte Moderna di Venezia.
Il suo capolavoro è Passa il viatico che viene premiato all’Esposizione Internazionale di Parigi nel 1878.
Musei in cui sono conservate le sue opere:
Venezia, Galleria d’arte Moderna
Roma, Galleria d’arte Moderna
Firenze, Palazzo Pitti
Piacenza, Galleria Ricci Oddi
Bibliografia:
A. M. Comanducci, Dizionario illustrato dei Pittori, Disegnatori e Incisori Italiani Moderni e Contemporanei, Milano, Luigi Patuzzi Editore, 1972; F. Cagianelli, Francesco Gioli, Il sentimento del vero, Nistri, Lischi Editori, 2001
Attratto dal movimento dei Macchiaioli lascia il metodo accademico per seguire questa nuova tendenza, senza però farsi travolgere dagli eccessi.
Le sue prime tele trattano prevalentemente i temi della pittura di storia; esordisce infatti nel 1869 a Pistoia con il dipinto Carlo Emanuele di Savoia scaccia l’ambasciatore spagnolo che viene premiato.
Dopo questo primo successo, cosciente della necessità di continuare nel rinnovamento senza tradire la propria natura, e dopo un periodo di indecisione e di transizione, trova la sua strada nell’osservazione e nello studio appassionato della natura.
Le sue tele, ricche di risorse pittoriche, riproducono paesaggi, figure, ritratti, marine, trattati da lui con uguale passione e maestria.
Di agiate condizioni, lavora soprattutto per sé, mai per il commercio e poco per le esposizioni.
Dopo quarant’anni di studio e di lavoro, sente il bisogno di un giudizio definitivo della sua arte, e nel 1914 espone cinquantatré opere all’Internazionale di Venezia che vengono lodate dal pubblico e dalla critica.
Il suo dipinto Angelus Domini è premiato a Parma nel 1870 e con il dipinto Ai campi in giugno ottiene a Londra, nel 1955 una medaglia d’argento ed ora fa parte della Collezione Nistri.
L’opera Volterra, viene acquistata dal Comune di Firenze; Le lanaiole, è acquistato dal re e donato alla Galleria d’Arte Moderna di Venezia.
Il suo capolavoro è Passa il viatico che viene premiato all’Esposizione Internazionale di Parigi nel 1878.
Musei in cui sono conservate le sue opere:
Venezia, Galleria d’arte Moderna
Roma, Galleria d’arte Moderna
Firenze, Palazzo Pitti
Piacenza, Galleria Ricci Oddi
Bibliografia:
A. M. Comanducci, Dizionario illustrato dei Pittori, Disegnatori e Incisori Italiani Moderni e Contemporanei, Milano, Luigi Patuzzi Editore, 1972; F. Cagianelli, Francesco Gioli, Il sentimento del vero, Nistri, Lischi Editori, 2001