Cesare Peverelli
Milano, 1922 - Parigi, 2000
Formatosi ai corsi di Funi all'Accademia di Brera, vince il premio Junker nel 1941 ed espone una serie di nature morte alla Galleria del Milione. Partecipa al Premio Bergamo 1942 con opere cubiste. La prima personale ha luogo al Milione nel 1944. Nel 1945 fonda con Ajmone la rivista “Numero”. Vince il Premio Torino, si lega d'amicizia con Pavese. Nuova personale milanese alla Galleria del Camino nel 1947. Nel 1948 è tra i fondatori della rivista “Pittura”. Nel 1950 accosta l'automatismo gestuale, a fianco di Roberto Crippa e Gianni Dova ed espone alla XXV Biennale di Venezia. Personale al Milione con testo di S. Cruciani nel 1951. Nel 1952 firma il Manifesto Spaziale; partecipa alla mostra dello Spazialismo alla galleria del Naviglio e organizza la mostra surrealista agli “Amici della Francia” con opere di Ernst, Duchamp, Matta, Lam, Brauner, Magritte, Seligman, Donati, Crippa, Dova. Nel 1954 allestisce una mostra in omaggio a Dylan Thomas alla galleria del Naviglio. Presenta dipinti colmi d'ansia sul tema d’insetti che evolveranno in breve in personaggi: la concezione biomorfa della figura in Peverelli si apparenta a quella dei Surreali Ernst e Brauner. Nel 1957 si stabilisce a Parigi entrando in contatto con la Galérie du Dragon; espone da Jolas a New York. La città come luogo di visioni, fantasie inquietanti che emergono da velari di grigi o punteggiano i neri insondabili di minime ma abbaglianti presenze, diventa il tema d'elezione della sua pittura. Nel 1958 espone al “Salon de Mai”, a “Malerei der junge Italien” e allestisce una sala alla Biennale di Venezia. Frequenta Tzara e Max Ernst. Nel 1959 espone alla VIII Quadriennale. Sala personale alla XXX Biennale con testo di A. Jouffroy. Nel 1960 espone ancora a “Il paesaggio astratto” a Stoccolma e alla rassegna itinerante negli Stati Uniti “The new generation in italian art”.
P.Waldberg presenta la nuova personale parigina alla Galérie du Dragon nel 1961 e quella londinese alla Hanover Gallery. Nel 1962 espone a “I collages surrealisti” a “Le Point cardinal” di Parigi e a “Surrealismus Phantastiches Malerei der Gegenwart” a Vienna. Nel 1964 F. Russoli presenta la personale alla Galleria Milano; espone a “Surréalismes” alla Galérie Charpentier; a “Figuration et défiguration depuis Picasso” al Museo di Gent e a “Pittura a Milano 1945-1964” a Palazzo Reale di Milano. Nel 1965 personali a Torino e Amsterdam e Biennale di San Paolo del Brasile. Alla metà degli anni '60 nascono le “Crisalidi”. Nel 1966 soggiorna a New York e compone dipinti dedicati alla città. Partecipa al “Salon de majo” a Cuba; espone a Milano e a Rio. Due personali a Parigi nel 1967, da Weil e da Claude Bernard. Nel 1968 partecipa a “Le tresors du surréalisme” a Knokke le Zoute. Nel 1969 esegue sculture in bronzo su ipotesi narrative; di G. Arpino la presentazione per la personale torinese alla Gissi e ancora di F. Russoli la prefazione dell'antologica milanese alla Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale nel 1972; di J.Lassaigne il nuovo testo a lui dedicato del 1973. Realizza dipinti sovrapponendo vari temi figurali. Nel 1976 espone a Monza da Montrasio e al Musée d'Art Moderne de la Ville de Paris la grande tela sul tema dell' “Atelier de l'artiste”, poi presentata in vari musei francesi: scritti di Italo Calvino e di Pierre Restany. Espone alla rassegna itinerante dall'Europa a Israele agli USA “Michel Butor et ses peintres”. Esegue le acqueforti per “Le rêve de l'ombre” di Butor, presentate presso Lucie Weil. Espone alla Maison de la culture di Grenoble. A Parigi partecipa a “Tendences de l'art en France 1968 – 1979”, ARC. A Milano espone “Salomé” all'Annunciata; “Rituale” da Gastaldelli nel 1979 e il volume omonimo alla galleria George Fall di Parigi nel 1980. R. Sanesi scrive per Peverelli alcune liriche dedicate a “La Réssence” la residenza presso Cannes dove l'artista soggiorna dal 1963. Espone da Gastaldelli il ciclo delle “Stagioni” nel 1982; esegue le incisioni per “L'office des muettes” di Michel Butor nel 1984; disegni per testi di Butor alla galleria Editart di Ginevra. Compone il ciclo sul tema “Tristano e Isotta” nel 1985, esposti alla Galérie du Bastion di Ginevra in una mostra omaggio a Denis Rougemont. Nel 1986 compie interventi pittorici su fotografie di André Viller a fronte di testi di Butor. Espone a Roma in Villa Medici alla rassegna “Voyage de l'imaginaire. Pittori italiani a Parigi” con Adami, Cremonini, Maselli, nel 1986. Personali a Milano, Evreux, Entrecasteau tra 1987 e '92. Nel 1992 è presente alle rassegne “Automatismos paralelos” a Madrid e Las Palmas, e a “Pittura a Milano 1945-1990” alla Permanente.
Negli anni 1992-93, salvo qualche disegno, si dedica interamente alla ceramica ed espone i lavori al Museo della Ceramica di Antibes nel 1993.
Nel 1996 la Società per le Belle Arti ed Esposizioni Permanente di Milano gli dedica un’antologica a cura di Flaminio Gualdoni.
La Galleria Civica di Modena nel 2002 gli dedica un’importante esposizione con opere dal 1950 al 1987, di nuovo curata da Flaminio Guardoni.
Musei in cui sono conservate le sue opere:
Parigi (Biblioteque Nationale)
Milano (Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente)
Modena (Galleria Civica)
Cile (Museo Salvador Allende).
Bibliografia:
Enciclopedia Universale Seda della Pittura Moderna, Milano, Seda, 1969; A. M. Comanducci, Dizionario illustrato dei Pittori, Disegnatori e Incisori Italiani Moderni e Contemporanei, Milano, Luigi Patuzzi Editore, 1972.
P.Waldberg presenta la nuova personale parigina alla Galérie du Dragon nel 1961 e quella londinese alla Hanover Gallery. Nel 1962 espone a “I collages surrealisti” a “Le Point cardinal” di Parigi e a “Surrealismus Phantastiches Malerei der Gegenwart” a Vienna. Nel 1964 F. Russoli presenta la personale alla Galleria Milano; espone a “Surréalismes” alla Galérie Charpentier; a “Figuration et défiguration depuis Picasso” al Museo di Gent e a “Pittura a Milano 1945-1964” a Palazzo Reale di Milano. Nel 1965 personali a Torino e Amsterdam e Biennale di San Paolo del Brasile. Alla metà degli anni '60 nascono le “Crisalidi”. Nel 1966 soggiorna a New York e compone dipinti dedicati alla città. Partecipa al “Salon de majo” a Cuba; espone a Milano e a Rio. Due personali a Parigi nel 1967, da Weil e da Claude Bernard. Nel 1968 partecipa a “Le tresors du surréalisme” a Knokke le Zoute. Nel 1969 esegue sculture in bronzo su ipotesi narrative; di G. Arpino la presentazione per la personale torinese alla Gissi e ancora di F. Russoli la prefazione dell'antologica milanese alla Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale nel 1972; di J.Lassaigne il nuovo testo a lui dedicato del 1973. Realizza dipinti sovrapponendo vari temi figurali. Nel 1976 espone a Monza da Montrasio e al Musée d'Art Moderne de la Ville de Paris la grande tela sul tema dell' “Atelier de l'artiste”, poi presentata in vari musei francesi: scritti di Italo Calvino e di Pierre Restany. Espone alla rassegna itinerante dall'Europa a Israele agli USA “Michel Butor et ses peintres”. Esegue le acqueforti per “Le rêve de l'ombre” di Butor, presentate presso Lucie Weil. Espone alla Maison de la culture di Grenoble. A Parigi partecipa a “Tendences de l'art en France 1968 – 1979”, ARC. A Milano espone “Salomé” all'Annunciata; “Rituale” da Gastaldelli nel 1979 e il volume omonimo alla galleria George Fall di Parigi nel 1980. R. Sanesi scrive per Peverelli alcune liriche dedicate a “La Réssence” la residenza presso Cannes dove l'artista soggiorna dal 1963. Espone da Gastaldelli il ciclo delle “Stagioni” nel 1982; esegue le incisioni per “L'office des muettes” di Michel Butor nel 1984; disegni per testi di Butor alla galleria Editart di Ginevra. Compone il ciclo sul tema “Tristano e Isotta” nel 1985, esposti alla Galérie du Bastion di Ginevra in una mostra omaggio a Denis Rougemont. Nel 1986 compie interventi pittorici su fotografie di André Viller a fronte di testi di Butor. Espone a Roma in Villa Medici alla rassegna “Voyage de l'imaginaire. Pittori italiani a Parigi” con Adami, Cremonini, Maselli, nel 1986. Personali a Milano, Evreux, Entrecasteau tra 1987 e '92. Nel 1992 è presente alle rassegne “Automatismos paralelos” a Madrid e Las Palmas, e a “Pittura a Milano 1945-1990” alla Permanente.
Negli anni 1992-93, salvo qualche disegno, si dedica interamente alla ceramica ed espone i lavori al Museo della Ceramica di Antibes nel 1993.
Nel 1996 la Società per le Belle Arti ed Esposizioni Permanente di Milano gli dedica un’antologica a cura di Flaminio Gualdoni.
La Galleria Civica di Modena nel 2002 gli dedica un’importante esposizione con opere dal 1950 al 1987, di nuovo curata da Flaminio Guardoni.
Musei in cui sono conservate le sue opere:
Parigi (Biblioteque Nationale)
Milano (Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente)
Modena (Galleria Civica)
Cile (Museo Salvador Allende).
Bibliografia:
Enciclopedia Universale Seda della Pittura Moderna, Milano, Seda, 1969; A. M. Comanducci, Dizionario illustrato dei Pittori, Disegnatori e Incisori Italiani Moderni e Contemporanei, Milano, Luigi Patuzzi Editore, 1972.
