Jacopo Negretti, detto Palma Il Giovane
Venezia, 1548/1550 - 1628
Nel 1590 esegue il monumentale Giudizio Universale nella sala dello Scrutinio di Palazzo Ducale. Dal 1602 al 1605 circa lavora all’imponente ciclo del coro del Duomo di Salò (Brescia) ed è chiamato a realizzare numerose commissioni private: per il Duca di Mirandola, per il Duca di Savoia, per l’Imperatore Rodolfo II, per il Re di Polonia. La pittura di Palma ha molto successo a Venezia e influenza il gusto fino ai primi decenni del seicento.
Figlio di Antonio e nipote del grande Palma detto “il Vecchio”, si forma a Venezia sulle orme di Tiziano Vecellio, amico di famiglia. Nel 1564 conosce il duca Guidobaldo da Montefeltro di Urbino e dal 1567, forse per suo tramite, soggiorna a Roma dove ha la possibilità di completare la sua formazione studiando le opere dei manieristi dell’Italia centrale. Fa ritorno a Venezia nel 1570 e viene accolto presso lo studio di Tiziano. Per la tomba di quest’ultimo esegue la celebre Pietà (Venezia, Gallerie dell’Accademia). Ha parte preponderante nel rinnovamento delle sale di Palazzo Ducale devastate dall’incendio del 1577; per la sala del Maggior Consiglio esegue un grandioso ovale raffigurante Venezia incoronata dalla Vittoria accoglie i popoli soggetti. Lavora alla decorazione di numerose chiese veneziane (S. Nicolò dei Frari, S. Maria Zobenigo, S. Ternita, S. Zulian) e alla Scuola di S. Giovanni Evangelista. Nel 1582 esegue il cartone per il mosaico con S. Giovanni Evangelista della basilica San Marco e nel 1583 inizia la collaborazione con i Padri Crociferi. Particolarmente noto è il ciclo dell’Oratorio dell’Ospedaletto, ma l’interesse maggiore è rappresentato dalle cinque tele eseguite tra il 1586 e il 1587 con i fatti dell’Ordine dei Crociferi e del principale protettore veneziano, il Doge Pasquale Cicogna.
Nel 1590 esegue il monumentale Giudizio Universale nella sala dello Scrutinio di Palazzo Ducale.
Dal 1602 al 1605 circa lavora all’imponente ciclo del coro del Duomo di Salò (Brescia) ed è chiamato a realizzare numerose commissioni private: per il Duca di Mirandola, per il Duca di Savoia, per l’Imperatore Rodolfo II, per il Re di Polonia.
La pittura di Palma ha molto successo a Venezia e influenza il gusto fino ai primi decenni del seicento.
Verso il 1620 esegue altri cartoni per i mosaici di San Marco con le Scene di martirio dei Santi Pietro e Paolo e allo stesso anno risale la pala per la chiesa di S. Ubaldo a Pesaro.
Subissato di lavoro ricorre spesso agli aiuti limitandosi, per le tele spedite in lontane provincie, ad apporre solo la propria firma; malgrado ciò, le sue qualità creative rimangono intatte, anzi si affinano, superando il luminismo barocco e anticipando alcune delle maggiori conquiste del settecento.
Molte opere si trovano in Dalmazia e nell’interno della ex-Jugoslavia. Palma il Giovane fu anche abile incisore; 27 acqueforti furono incluse in un volume per l’insegnamento del disegno: Regole per imparare a disegnar i corpi humani…delineati dal famoso pittor Giacomo Palma (Venezia, M. Sadeler, 1636).
Principali musei e luoghi di culto in cui sono conservate le sue opere:
Amsterdam (Rijks Museum)
Bergamo (Accademia Carrara)
Bologna (Pinacoteca, Collezione Parmeggiani)
Boston, USA
Brunswick
Budapest, Ungheria
Chambery, Francia
Chantilly, Francia
Chatsworth, Gran Bretagna
Cherbourg, Francia
Digione, Francia
Dresda, Germania
Dublino, Irlanda
Epinal
Firenze
Francoforte sul Meno, Germania
Genova
Gottingen
Grenada, Spagna (Palazzo Arcivescovile)
Kassel, Germania
Lione, Francia
Londra
Milano (Brera)
Monaco, Germania
Montpellier
Napoli
Neustadt, Germania
Padova
Parigi (Louvre)
Potsdam, Germania (Neue Pal.)
Reims, Francia
Roma (Galleria Borghese)
Rouen, Francia
Venezia (Accademia, Cà d’Oro, Palazzo Vendramin, Palazzo Ducale)
Vienna (Galleria Harrach)
Nel 1590 esegue il monumentale Giudizio Universale nella sala dello Scrutinio di Palazzo Ducale.
Dal 1602 al 1605 circa lavora all’imponente ciclo del coro del Duomo di Salò (Brescia) ed è chiamato a realizzare numerose commissioni private: per il Duca di Mirandola, per il Duca di Savoia, per l’Imperatore Rodolfo II, per il Re di Polonia.
La pittura di Palma ha molto successo a Venezia e influenza il gusto fino ai primi decenni del seicento.
Verso il 1620 esegue altri cartoni per i mosaici di San Marco con le Scene di martirio dei Santi Pietro e Paolo e allo stesso anno risale la pala per la chiesa di S. Ubaldo a Pesaro.
Subissato di lavoro ricorre spesso agli aiuti limitandosi, per le tele spedite in lontane provincie, ad apporre solo la propria firma; malgrado ciò, le sue qualità creative rimangono intatte, anzi si affinano, superando il luminismo barocco e anticipando alcune delle maggiori conquiste del settecento.
Molte opere si trovano in Dalmazia e nell’interno della ex-Jugoslavia. Palma il Giovane fu anche abile incisore; 27 acqueforti furono incluse in un volume per l’insegnamento del disegno: Regole per imparare a disegnar i corpi humani…delineati dal famoso pittor Giacomo Palma (Venezia, M. Sadeler, 1636).
Principali musei e luoghi di culto in cui sono conservate le sue opere:
Amsterdam (Rijks Museum)
Bergamo (Accademia Carrara)
Bologna (Pinacoteca, Collezione Parmeggiani)
Boston, USA
Brunswick
Budapest, Ungheria
Chambery, Francia
Chantilly, Francia
Chatsworth, Gran Bretagna
Cherbourg, Francia
Digione, Francia
Dresda, Germania
Dublino, Irlanda
Epinal
Firenze
Francoforte sul Meno, Germania
Genova
Gottingen
Grenada, Spagna (Palazzo Arcivescovile)
Kassel, Germania
Lione, Francia
Londra
Milano (Brera)
Monaco, Germania
Montpellier
Napoli
Neustadt, Germania
Padova
Parigi (Louvre)
Potsdam, Germania (Neue Pal.)
Reims, Francia
Roma (Galleria Borghese)
Rouen, Francia
Venezia (Accademia, Cà d’Oro, Palazzo Vendramin, Palazzo Ducale)
Vienna (Galleria Harrach)