Dino Boschi
Bologna, 1923 - 2015
Dopo aver conseguito la maturità artistica, nel 1943 si iscrive al corso di Decorazione dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, dove segue le lezioni di Giorgio Morandi e Giovanni Romagnoli fino al 1947, anno in cui vince il premio per la natura morta alla I Mostra Bolognese Goliardica d’Arte. Lo stesso anno tiene la prima personale insieme allo scultore Dante Carpigiani presso il Sindacato di Belle Arti in Palazzo Re Enzo e comincia a partecipare a numerose rassegne nazionali. Nel 1948 ottiene un Premio acquisto alla Prima Mostra Interprovinciale d’arte allestita nel Salone del Podestà di Bologna. Nel 1950 soggiorna a Sondrio e in Valtellina dove dipinge diverse impressioni di paesaggio. Con le lettere di presentazione di Giorgio Morandi, Nino Corrado Corazza e Nino Bertocchi, è ammesso nel 1951 ai corsi dell’Institute of International Education di New York. Nel 1952 interviene al XVII Salon des Artistes Occitans di Tolosa. In questi anni inizia la stagione dei premi e delle mostre a tema. Nel 1955, alla Mostra d’arte contemporanea del Salone del Podestà, la commissione incaricata dal Comune per gli acquisti della Galleria d’Arte Moderna di Bologna sceglie una sua opera. Disegna illustrazioni e vignette satiriche per il settimanale politico “Nuova Repubblica” e in seguito collabora con il mensile fiorentino “Il Ponte” e con il settimanale bolognese “La Squilla”. Dal 1956 al 1967 collabora con l’”Avanti”. Il suo soggiorno di alcuni mesi a Parigi contribuisce alla diminuzione dell’interesse naturalistico a favore di un accrescimento dell’attenzione per la struttura e la tenuta spaziale dell’opera. Il 1960 è un anno importante per la sua crescita professionale e per lo sviluppo di un discorso artistico indipendente che lo porta a collocarsi in modo più preciso nel panorama della nuova arte bolognese. Gli anni sessanta e settanta lo vedono impegnato, oltre che nelle rassegne nazionali, in alcune personali presso importanti gallerie italiane: galleria Penelope di Roma, galleria Torre di Torino, galleria Adelphi di Padova, galleria Vinciana di Milano, atelier di Maria Luigia Guaita alla Stamperia del Bisone, galleria Goethe di Bolzano, galleria 32 di Milano, galleria Antenore di Padova, galleria Alexandra di Rovigo, tra le tante.
Dal 1974, conclusi ormai i tempi delle polemiche post-sessantottesche e l’allentamento della tensione politico-culturale, continuano interessanti occasioni che lo mettono in contatto con la critica e il pubblico: la rassegna “Omaggio all’Ariosto” organizzata presso la Galleria d’Arte Moderna di Palazzo dei Diamanti, Ferrara; la mostra “Pittura e musica dalla fine dell’Ottocento ad oggi”, organizzata a Lugano; la rassegna allestita a Berlino “Italienische Realisten 1945 bis 1974”; la sua prima personale alla Bedford Gallery di Londra; alla galleria Forni di Amsterdam, solo per citarne alcune.
Musei in cui sono conservate le sue opere:
Suzzara, (Galleria Civica d’arte Contemporanea); Bologna, (Mambo Museo d’Arte Moderna); Comune di Gardone Valtrompia; Gallarate, Varese (Museo d’Arte Maga); Sella di Lodrignano, Parma (Museo Sella - Collezione Civica Arte Contemporanea)
Bibliografia:
Enciclopedia Universale Seda della Pittura Moderna, Milano, Seda, 1969; A. M. Comanducci, Dizionario illustrato dei Pittori, Disegnatori e Incisori Italiani Moderni e Contemporanei, Milano, Luigi Patuzzi Editore, 1972; Dino Boschi, antologica a cura di F. Solmi (Comune di Bologna, Galleria d’Arte Moderna, aprile 1981), Casalecchio di Reno, Grafis, 1981.
Dal 1974, conclusi ormai i tempi delle polemiche post-sessantottesche e l’allentamento della tensione politico-culturale, continuano interessanti occasioni che lo mettono in contatto con la critica e il pubblico: la rassegna “Omaggio all’Ariosto” organizzata presso la Galleria d’Arte Moderna di Palazzo dei Diamanti, Ferrara; la mostra “Pittura e musica dalla fine dell’Ottocento ad oggi”, organizzata a Lugano; la rassegna allestita a Berlino “Italienische Realisten 1945 bis 1974”; la sua prima personale alla Bedford Gallery di Londra; alla galleria Forni di Amsterdam, solo per citarne alcune.
Musei in cui sono conservate le sue opere:
Suzzara, (Galleria Civica d’arte Contemporanea); Bologna, (Mambo Museo d’Arte Moderna); Comune di Gardone Valtrompia; Gallarate, Varese (Museo d’Arte Maga); Sella di Lodrignano, Parma (Museo Sella - Collezione Civica Arte Contemporanea)
Bibliografia:
Enciclopedia Universale Seda della Pittura Moderna, Milano, Seda, 1969; A. M. Comanducci, Dizionario illustrato dei Pittori, Disegnatori e Incisori Italiani Moderni e Contemporanei, Milano, Luigi Patuzzi Editore, 1972; Dino Boschi, antologica a cura di F. Solmi (Comune di Bologna, Galleria d’Arte Moderna, aprile 1981), Casalecchio di Reno, Grafis, 1981.
