Costante Coter
Semonte di Vertova, Bergamo, 1899 - Bergamo, 1972
Dopo le scuole elementari frequenta dei corsi serali di disegno e inizia l’attività di intagliatore di statue, specializzandosi presso la bottega dei fratelli Manzoni, insieme a Giacomo Manzù.
Durante la prima guerra mondiale è arruolato come aviatore e stringe amicizia con Gabriele D’Annunzio.
Nel 1918 entra come allievo nello studio dello scultore Ernesto Bazzaro a Milano dove resta fino al 1926.
Nel frattempo inizia a partecipare alle grandi esposizioni: nel 1922 Biennale di Torino; 1923 Biennale di Brera. Lasciato lo studio di Bazzaro si trasferisce a Roma per studiare le grandi opere classiche. Qui lavora presso Angelo Zanelli, frequenta l’accademia inglese, partecipa alla IV Biennale e alla XV Esposizione internazionale di Venezia.
Nel 1927 vince il 1° Premio Nazionale “Antonio Tantardini” indetto dal Comune di Milano e viene nominato socio onorario dell’Accademia di Brera.
Lavora anche la ceramica e comincia ad esporre presso le gallerie d’arte di Bergamo. Nel 1932 si reca a Parigi dove conosce la pittura d’avanguardia. La sua prima personale ha luogo presso il Circolo di Cultura del dopolavoro comunale di Bergamo; espone sbalzi in argento, rame, ottone.
Nel 1935 realizza una colossale statua di Cristo Re in rame sbalzato che viene posta sul monte Chatelard nel cantone Vallese e lo stesso anno ottiene la medaglia d’oro per la partecipazione al premio Ministero Pubblica Istruzione a Milano.
La seconda personale si apre nel novembre 1938 presso il salone dell’Unione professionisti e artisti alla Rotonda dei Mille a Bergamo. Lo stesso anno realizza il portale principale in bronzo della chiesa di S. Maria delle Grazie, Bergamo e l’anno seguente il pulpito in marmo della nuova chiesa di Ponte S. Pietro (Bergamo).
Partecipa alla seconda guerra mondiale, sempre come aviatore.
Nel 1948 vince il 1° premio alla II Mostra Internazionale di Arte Sacra a Bergamo. Il 1954 rappresenta una data importante per l’artista; realizza un grande bassorilievo raffigurante le “Virtù operose delle genti bergamasche” conservato nel salone della Borsa Merci di Bergamo, al quale viene assegnato il 1° premio del concorso per la decorazione.
Nel 1956 viene nuovamente premiato, vince il 1° premio per la decorazione artistica sulla facciata della nuova caserma dei Vigili del Fuoco di Bergamo.
E’ nominato membro effettivo dell’Ateneo di Bergamo e iscritto alla classe “Lettere e arti” nel 1960.
Nel luglio 1962 vince il 1° premio alla mostra di pittura contemporanea “La vela” di Riva del Garda e l’anno seguente vince il 1° premio di pittura estemporanea “Mugello” indetto dal Comune di Scarperia.
Da quest’anno comincia ad esporre con il figlio Ernesto e dal 1964 anche con il figlio Francesco.
A metà degli anni ’60 inizia il periodo cosiddetto “dei Bronzi” opere modellate direttamente in cera. Con due statue eseguite con questa tecnica vince nel 1966 il 2° premio alla 1° mostra d’Europa tenuta presso il palazzo Piceni a Ancona.
Nel 1968 ottiene il 1° premio alla mostra internazionale di Arte grafica indetto ad Ancona e il 1° premio per la scultura alla 3° Biennale delle Regioni dove Renato Guttuso riceve il premio per la pittura. L’anno successivo viene invitato con il figlio Francesco a Barcellona alla Mostra Internazionale d’Arte “Joan Mirò”.
Grande ammiratore di Arturo Martini, Coter assimila la grazia asciutta del maestro, la solidità della costruzione robusta. Studioso dell’arte d’avanguardia Coter passa attraverso varie esperienze traendo dai linguaggi contemporanei molto più che un semplice confronto imitativo. Nel dopoguerra la sua esperienza s’innesta nella storia dell’arte informale italiana; nelle sue opere c’è la tendenza a enfatizzare le deformazioni per sottolineare il valore plastico. Ma insieme al segno delle avanguardie, sopravvive in lui il ricordo della cultura lombarda ottocentesca e del novecento milanese dove la tradizione diventa elemento di ispirazione.
Musei e spazi pubblici in cui sono conservate sue opere:
Pulpito della Chiesa di Ponte S. Pietro, Bergamo;
Museo Internazionale della ceramica di Faenza;
Pannello della Borsa Merci di Bergamo;
Caserma dei Vigili del Fuoco di Bergamo;
Chicago (Art Museum)
Bibliografia:
Enciclopedia Universale Seda della Pittura Moderna, Milano, Seda, 1969; Costante Coter Scultore, Bergamo, Grafica F.lli Carrara, 1972; Costante Coter (Vertova, ex convento, 17.9-30.10.1988), Bergamo, Lediberg, 1988.
Durante la prima guerra mondiale è arruolato come aviatore e stringe amicizia con Gabriele D’Annunzio.
Nel 1918 entra come allievo nello studio dello scultore Ernesto Bazzaro a Milano dove resta fino al 1926.
Nel frattempo inizia a partecipare alle grandi esposizioni: nel 1922 Biennale di Torino; 1923 Biennale di Brera. Lasciato lo studio di Bazzaro si trasferisce a Roma per studiare le grandi opere classiche. Qui lavora presso Angelo Zanelli, frequenta l’accademia inglese, partecipa alla IV Biennale e alla XV Esposizione internazionale di Venezia.
Nel 1927 vince il 1° Premio Nazionale “Antonio Tantardini” indetto dal Comune di Milano e viene nominato socio onorario dell’Accademia di Brera.
Lavora anche la ceramica e comincia ad esporre presso le gallerie d’arte di Bergamo. Nel 1932 si reca a Parigi dove conosce la pittura d’avanguardia. La sua prima personale ha luogo presso il Circolo di Cultura del dopolavoro comunale di Bergamo; espone sbalzi in argento, rame, ottone.
Nel 1935 realizza una colossale statua di Cristo Re in rame sbalzato che viene posta sul monte Chatelard nel cantone Vallese e lo stesso anno ottiene la medaglia d’oro per la partecipazione al premio Ministero Pubblica Istruzione a Milano.
La seconda personale si apre nel novembre 1938 presso il salone dell’Unione professionisti e artisti alla Rotonda dei Mille a Bergamo. Lo stesso anno realizza il portale principale in bronzo della chiesa di S. Maria delle Grazie, Bergamo e l’anno seguente il pulpito in marmo della nuova chiesa di Ponte S. Pietro (Bergamo).
Partecipa alla seconda guerra mondiale, sempre come aviatore.
Nel 1948 vince il 1° premio alla II Mostra Internazionale di Arte Sacra a Bergamo. Il 1954 rappresenta una data importante per l’artista; realizza un grande bassorilievo raffigurante le “Virtù operose delle genti bergamasche” conservato nel salone della Borsa Merci di Bergamo, al quale viene assegnato il 1° premio del concorso per la decorazione.
Nel 1956 viene nuovamente premiato, vince il 1° premio per la decorazione artistica sulla facciata della nuova caserma dei Vigili del Fuoco di Bergamo.
E’ nominato membro effettivo dell’Ateneo di Bergamo e iscritto alla classe “Lettere e arti” nel 1960.
Nel luglio 1962 vince il 1° premio alla mostra di pittura contemporanea “La vela” di Riva del Garda e l’anno seguente vince il 1° premio di pittura estemporanea “Mugello” indetto dal Comune di Scarperia.
Da quest’anno comincia ad esporre con il figlio Ernesto e dal 1964 anche con il figlio Francesco.
A metà degli anni ’60 inizia il periodo cosiddetto “dei Bronzi” opere modellate direttamente in cera. Con due statue eseguite con questa tecnica vince nel 1966 il 2° premio alla 1° mostra d’Europa tenuta presso il palazzo Piceni a Ancona.
Nel 1968 ottiene il 1° premio alla mostra internazionale di Arte grafica indetto ad Ancona e il 1° premio per la scultura alla 3° Biennale delle Regioni dove Renato Guttuso riceve il premio per la pittura. L’anno successivo viene invitato con il figlio Francesco a Barcellona alla Mostra Internazionale d’Arte “Joan Mirò”.
Grande ammiratore di Arturo Martini, Coter assimila la grazia asciutta del maestro, la solidità della costruzione robusta. Studioso dell’arte d’avanguardia Coter passa attraverso varie esperienze traendo dai linguaggi contemporanei molto più che un semplice confronto imitativo. Nel dopoguerra la sua esperienza s’innesta nella storia dell’arte informale italiana; nelle sue opere c’è la tendenza a enfatizzare le deformazioni per sottolineare il valore plastico. Ma insieme al segno delle avanguardie, sopravvive in lui il ricordo della cultura lombarda ottocentesca e del novecento milanese dove la tradizione diventa elemento di ispirazione.
Musei e spazi pubblici in cui sono conservate sue opere:
Pulpito della Chiesa di Ponte S. Pietro, Bergamo;
Museo Internazionale della ceramica di Faenza;
Pannello della Borsa Merci di Bergamo;
Caserma dei Vigili del Fuoco di Bergamo;
Chicago (Art Museum)
Bibliografia:
Enciclopedia Universale Seda della Pittura Moderna, Milano, Seda, 1969; Costante Coter Scultore, Bergamo, Grafica F.lli Carrara, 1972; Costante Coter (Vertova, ex convento, 17.9-30.10.1988), Bergamo, Lediberg, 1988.
