Achille Pace
Termoli, 1923 - Roma, 2021
Achille Pace è stato un importante artista italiano, astrattista, che ha introdotto la poetica del filo nelle sue opere d'arte.
Nel 1935 la sua famiglia si trasferisce a Roma e, qualche anno dopo nel 1943, Achille inizia a dipingere con una certa costanza e passione; egli ama la pittura soprattutto di paesaggio con chiari riferimenti espressionisti.
In onore della sua città natale, l'artista ha fondato il Premio Termoli d'arte contemporanea nel 1955, da considerarsi un forum internazionale di discussione sullo stato dell'arte.
Dopo il 1956, in concomitanza con la morte di Jackson Pollock, Achille inizia ad usare il filo e altri materiali tessili come strumento d'espressione, su sfondo monocromo, unendo la pittura alla tecnica dell'assemblage.
Nel 1957, al termine di un lungo viaggio in Svizzera che gli ha permesso di conoscere l'espressionismo tedesco, assieme alla teoria e le opere di Paul Klee, l'artista cambia radicalmente il suo modo di dipingere; influenzato in particolar modo dall'Action painting americana, arrivata in Italia nel dopoguerra, egli giunge al culmine dopo aver attraversato un breve periodo informale, al termine del quale comprende che la pura azione irrazionale non può costruire pensiero.
Assieme agli artisti Frascà, Santoro, Carrino, Uncini e Biggi, Pace fonda il Gruppo Uno, incentrato appunto sulle ricerche di Arte Informale, analizzando il rapporto tra l'artista e la società moderna.
La ricerca più importante, alla quale ha dedicato oltre 50 anni della propria vita, è la “poetica del filo” caratterizzata dall’uso di ampi sfondi monocromi, nero, grigio, azzurro, bianco, blu, rosso, percorsi da un filo di cotone che definisce lo spazio disegnando linee sottili. Una sintesi tra gesto, materia e colore, riproposto in infinite varianti, il filo è stato considerato da Achille Pace come il centro della sua ricerca artistica. Tra le esposizioni più importanti vi è la Quadriennale di Roma e le Biennali di Venezia nel 1980 e 1982, oltre a mostre internazionali come "Orientamenti dell’arte italiana" 1947-1989 a Mosca e Leningrado e Contemporary Italian Art all’Akron University dell’Ohio.
Nel 1935 la sua famiglia si trasferisce a Roma e, qualche anno dopo nel 1943, Achille inizia a dipingere con una certa costanza e passione; egli ama la pittura soprattutto di paesaggio con chiari riferimenti espressionisti.
In onore della sua città natale, l'artista ha fondato il Premio Termoli d'arte contemporanea nel 1955, da considerarsi un forum internazionale di discussione sullo stato dell'arte.
Dopo il 1956, in concomitanza con la morte di Jackson Pollock, Achille inizia ad usare il filo e altri materiali tessili come strumento d'espressione, su sfondo monocromo, unendo la pittura alla tecnica dell'assemblage.
Nel 1957, al termine di un lungo viaggio in Svizzera che gli ha permesso di conoscere l'espressionismo tedesco, assieme alla teoria e le opere di Paul Klee, l'artista cambia radicalmente il suo modo di dipingere; influenzato in particolar modo dall'Action painting americana, arrivata in Italia nel dopoguerra, egli giunge al culmine dopo aver attraversato un breve periodo informale, al termine del quale comprende che la pura azione irrazionale non può costruire pensiero.
Assieme agli artisti Frascà, Santoro, Carrino, Uncini e Biggi, Pace fonda il Gruppo Uno, incentrato appunto sulle ricerche di Arte Informale, analizzando il rapporto tra l'artista e la società moderna.
La ricerca più importante, alla quale ha dedicato oltre 50 anni della propria vita, è la “poetica del filo” caratterizzata dall’uso di ampi sfondi monocromi, nero, grigio, azzurro, bianco, blu, rosso, percorsi da un filo di cotone che definisce lo spazio disegnando linee sottili. Una sintesi tra gesto, materia e colore, riproposto in infinite varianti, il filo è stato considerato da Achille Pace come il centro della sua ricerca artistica. Tra le esposizioni più importanti vi è la Quadriennale di Roma e le Biennali di Venezia nel 1980 e 1982, oltre a mostre internazionali come "Orientamenti dell’arte italiana" 1947-1989 a Mosca e Leningrado e Contemporary Italian Art all’Akron University dell’Ohio.